Riabilitazione dopo intervento di acromionplastica e reinserzione del tendine del sovra-spinoso con ancore in titanio in artroscopia
Cenno anatomico
Quella della spalla è sicuramente un articolazione complessa,in quanto deve assicurare una stabilità garantendo allo stesso tempo una grande mobilità.
Tutto questo è possibile grazie ad una struttura anatomica impreziosita da tendini e legamenti.
Il tendine del sovra-spinoso è maggiormente esposto a fenomeni di usura, (vedi sindrome da impingement subacromiale),o derivanti da traumi sportivi ( movimenti overhead dell arto superiore).
Di fondamentale importanza è una visita specialistica ortopedica che ne attesta la lesione attraverso l’anamnesi, l’ esame obiettivo e L esame strumentale.
Una volta accertata la lesione si procede all’intervento di riparazione per via artroscopia.

-Dal 1 al 15 giorno post-chirurgico
Il paziente viene immobilizzato con un tutore spalla per le 24 ore, raccomandando il paziente ad effettuare sedute di crioterapia, almeno 3 al giorno dalla durata di 15’ minuti cadauna.
-Al 7/8 giorno post
Intervento si procede alla rimozione dei punti e si insegna al paziente piccoli esercizi di flessione del tronco con conseguente aumento spazio ascellare, utile sia per l iniziale igiene del paziente, sia per evitare la formazione di aderenze.
-Dal 15 al 30 giorno post- chirurgico
Inizia la fisioterapia, la quale mira in primis, rispettando la soglia del dolore del paziente, ad elasticizzare la capsula articolare.
Quest’ultima bisogna immaginarla come un “mantice”, di notevole importanza nelle prime fasi riabilitative, per evitare che diventi “ rigida”, e andare in contro ad una capsulite adesiva.
Il fisioterapista attraverso una mobilizzazione passiva, effettuata rispettando la corretta postura del paziente sul lettino, garantisce un ripristino del ROM. Con le dovute accortenze e competenze del caso, recupera passivamente diversi gradi di movimento concessi dal dolore del paziente.
In questa fase, oltre al supporto “passivo “del fisioterapista, è di notevole importanza L insegnamento al paziente di esercizi attivi con L ausilio di palle e aste di legno.
Quest’ultimi di ugual importanza, devono essere eseguiti sotto attenta osservazione del terapeuta che vigila sul corretto svolgimento.
Oltre la terapia manuale, ( fondamentale la conoscenza del caso clinico e degli obiettivi riabilitativi), può essere utile avvalersi di terapia strumentale, (tecar terapia, pompa diamagnetica, laser terapia), per la riduzione dell’edema in tempi brevi.
-Dal 30 al 60 giorno post-chirurgico
Il paziente esegue il controllo ortopedico, ed abbandona il tutore.
Il programma riabilitativo prosegue nel recupero totale del ROM e iniziale recupero muscolare della spalla con esercizi isometrici prima con resistenza progressiva opposta dal fisioterapista, poi con esercizi individuali in autonomia.
-Dal 60 al 90 giorno post-operatorio
Recupero articolare e progressivo rinforzo muscolare manuale del arto superiore interessato con facilitazioni neuro-muscolari.
-Dal 90 giorno post- operatorio
Una volta constatata la guarigione del tendine in questione, mediante controllo specialistico che ne attesta la tenuta mediante test specifici, si procede con rinforzo muscolare mediante elastici tipo theraband.
Buona norma, nello sportivo ,è accostare in questa fase esercizi di nuoto libero, poi specifico, prima di intraprendere il normale gesto atletico interessato, che si attesta intorno al 4/5 mese.